Parola d’Ordine: Collaborare

“Lavorare insieme non è solo un’opzione organizzativa, ma una necessità.” – S. Zanolli

Il 29 maggio 2025, presso Terzomillennium a Zevio, si è inaugurata “Connessioni – Guida al Futuro”, la nuova rassegna culturale dedicata ai temi strategici del lavoro contemporaneo.

In un coinvolgente talk condotto dalla Human Intelligence Strategist Silvia Bernardi, il protagonista della serata è stato Sebastiano Zanolli, manager, speaker e autore del libro “Lavorare è collaborare. Essere insieme e fare insieme nel mondo del lavoro” (ROI Edizioni, 2024). Un titolo che fotografa perfettamente una realtà già in atto: nell’era dell’incertezza tecnologica, chi lavora da solo rimane indietro.

Dal fare individuale al fare condiviso

Zanolli in questo senso non usa mezzi termini: la collaborazione non è più una soft skill, ma una core competence indispensabile. Il suo libro smonta l’illusione del self-made professional. La verità è che viviamo in un ecosistema costantemente interconnesso dove il successo nasce dall’intreccio di competenze diverse.

Non è buonismo aziendale, è matematica: in un mondo che cambia velocemente, nessuno può avere tutte le risposte. Frammentazione, controllo e protagonismo sono lussi che le organizzazioni non possono più permettersi. Servono fiducia, trasparenza, programmazione e responsabilità condivisa.

Una rivoluzione silenziosa

Durante la serata veronese, Zanolli ha condiviso un dato che fa molto riflettere: le aziende con culture collaborative registrano un aumento del 35% nella produttività e una riduzione del 50% nel turnover del personale. Non sono numeri casuali, ma il risultato di un approccio che mette al centro le persone, il loro valore e le loro connessioni autentiche.

Il manager ha raccontato come la sua esperienza in multinazionali come Diesel e Adidas gli abbia insegnato che i progetti più innovativi nascono sempre dall’incontro di prospettive diverse. “Quando smetti di proteggere il tuo territorio e inizi a costruire ponti, accadono cose straordinarie”, ha spiegato alla platea di professionisti e imprenditori.

La “Noi-tudine” come superpotere

Un altro concetto affascinante emerso dalla presentazione è quello di “noi-tudine”, termine appositamente coniato da Zanolli per descrivere l’attitudine a pensare e agire in termini collettivi. Non si tratta di annullare l’individualità, ma di amplificarla attraverso la sinergia con gli altri.

Questa mentalità richiede un cambio di paradigma profondo: passare dal chiedersi “Come posso emergere?” a “Come possiamo crescere insieme?”. È la differenza fondamentale tra chi accumula conoscenza per sé e chi la condivide per moltiplicarla, creando una cultura collaborativa capace di tessere reti di valore reciproco.

Oltre la teoria: strumenti concreti

Zanolli nel suo libro offre anche una serie di strumenti pratici. Il “feedback a 360 gradi” per esempio diventa un rituale di crescita condivisa, dove ogni membro del team contribuisce al miglioramento degli altri. Le riunioni si trasformano così da monologhi del capo a dialoghi costruttivi dove ogni voce ha valore.

Particolarmente interessante è il concetto di “errore condiviso”: invece di nascondere gli sbagli, si condividono per trasformarli in apprendimento collettivo. Come nell’arte giapponese del kintsugi, le crepe diventano oro che rafforza l’intera struttura.

Tre azioni per iniziare

Come iniziare? Primo: sostituire la competizione interna con la co-creazione. Secondo: investire nella costruzione di relazioni autentiche. Terzo: sviluppare l’ascolto attivo come un valore professionale.

Non ci sono mezzi termini la collaborazione è la chiave per navigare la complessità, trasformando incertezza in opportunità. È il passaggio fondamentale dalla logica del “io” a quella del “noi”. Il messaggio è chiaro: il futuro appartiene a chi sa connettere, non a chi sa solo competere.

Guarda il qui il video highlight della serata “Connessioni-Guida al Futuro” con Sebastiano Zanolli.

Qui info e acquisto del libro “Lavorare è collaborare. Essere insieme e fare insieme nel mondo del lavoro” (ROI Edizioni, 2024).

Foto: ©Maurizio Marcato