L’intelligenza artificiale è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. È una realtà che fa già parte della nostra vita quotidiana ed è ormai utilizzata da più della metà delle grandi aziende italiane.
Uno dei padri fondatori dell’intelligenza artificiale è Martin Minsky, che l’ha definita “la scienza di far fare alle macchine cose che avrebbero richiesto intelligenza se fatte da un essere umano”.
Ci sono numerosi aspetti in cui l’intelligenza artificiale può portare un enorme valore, bisogna solo saper usarla correttamente. Molti di noi utilizzano Alexa oppure Siri, ma sono pochi che vanno oltre al comando di semplice spegnimento di una luce o alla dettatura di un messaggio.
È difficile per l’intelligenza artificiale sapere tutto quello che un essere umano sa, ma può aiutare a compiere determinate funzioni, come ad esempio aiutare i dirigenti ad evitare pregiudizi nelle decisioni, ad estrarre informazioni da oceani di dati, e a fare scelte strategiche più rapidamente.
I diversi tipi di AI:
– L’intelligenza artificiale ristretta (ANI, artificial narrow intelligence), la forma più comune di intelligenza artificiale attualmente in uso, nota come “debole”. Pur utilizzando algoritmi complessi, l’AI ristretta si limita a compiti specifici, come ad esempio il riconoscimento facciale, le ricerche su internet e le auto a guida autonoma. Nonostante la sua potenza però, l’AI ristretta è ancora lontana dalle capacità umane associate alla vera intelligenza. Secondo il filosofo John Searle: “l’AI ristretta potrebbe essere utile per testare le ipotesi sul funzionamento della mente, ma non può sostituire la mente stessa”.
– L’intelligenza artificiale generale (AGI, artificial general intelligence), progettata per essere in grado di svolgere una vasta gamma di compiti intellettuali simili a quelli umani. Diversamente dai sistemi di AI ristretta, l’AGI è in grado di apprendere dall’esperienza, individuare modelli e fare previsioni. L’AGI può estrarre conoscenza da una serie di compiti e situazioni che non sono stati precedentemente trattati dai dati o dagli algoritmi già esistenti.
– Superintelligenza artificiale (ASI, artificial superintelligence), i suoi sistemi non si limitano a replicare o comprendere il comportamento umano, ma sono in grado di coglierne l’essenza profonda, sviluppando una piena consapevolezza di sé stessi.
Poiché gli ASI assimilano queste caratteristiche umane e dispongono di una potenza analitica e di elaborazione molto superiore alle capacità umane, si potrebbe immaginare un futuro fantascientifico, in cui gli esseri umani diventano obsoleti.
Stephen Hawking avverte: “Dato il grande potenziale dell’AI, è importante studiare come trarne vantaggio, evitando possibili insidie”
I vantaggi dell’AI per le varie aziende sono molti. Molto prima che esistessero i computer, le aziende conoscevano l’importanza di raccogliere e comprendere i dati relativi al business, al mercato e ai clienti. Con l’aumento sempre maggiore del volume e della complessità dei dati, è diventato sempre più difficile analizzarli in modo accurato. Perciò, grazie all’intelligenza artificiale, diventa possibile automatizzare i processi complessi ed utilizzare le risorse in modo più efficiente.
Inoltre l’intelligenza artificiale consente alle aziende di personalizzare le offerte di servizi, di interagire con i clienti in tempo reale e di prendere decisioni rapide e consapevoli.